Dal Sintomo alla Cura fino al Movimento per la Salute

Dal Sintomo alla Cura fino al Movimento per la Salute

E’ nozione comune per tutti, non solo in ambito medico ma per chiunque, che la salute dipende dal movimento che non soltanto “…può aiutare a star bene…”, ma è invece assolutamente necessario a mantenere la salute!Non pensiamo solo che sia uno dei fattori che contribuiscono a star bene, credendo come sento dire da molti pazienti che …anche se non mi muovo, io mangio sano, non fumo, non bevo perciò sarò comunque sano…”. Non è così!Se non manteniamo una quota di esercizio minimo giornaliero e adottiamo comportamenti sedentari, sarà inevitabile l’ingresso in una patologia. Persone che mantengono una vita molto attiva, come lavoratori pesanti in vari ambiti ma che non seguono un regime alimentare rigoroso (agricoltori, trasportatori, muratori) sono in forma ed hanno uno stato di salute spesso migliore di un sedentario inattivo pur con una “dieta salutista”.
La letteratura scientifica [1] da molti anni ha quantificato come “dose” minima di attività settimanale, 150 minuti di attività aerobica moderata o 75 minuti di attività aerobica vigorosa + 3 sedute di potenziamento dei principali gruppi muscolari. A tutte le età!E, secondo un altro studio [2], è ben chiaro che assieme al movimento è necessario l’abbattimento delle ore in posizione seduta. E i due comportamenti vanno adottati assieme: Un individuo che svolge l’attività fisica programmata (questa è la definizione dell’esercizio fisico) per i minuti “prescritti” ma poi sta seduto 8 ore al giorno, ha la stessa probabilità di sviluppare malattie croniche di chi non lo fa ed è comunque sedentario. Dobbiamo anche rimanere in piedi il piu’ possibile!
Patologie per le quali è dimostrata una riduzione del rischio grazie all’attività fisica 
 
I benefici per la salute dell’attività fisica sono ben noti e includono un rischio inferiore di malattie cardiovascolari, ipertensione, diabete e cancro al seno e al colon, oltre al controllo della perdita del minerale osseo(osteoporosi) e al rischio di cadute e fratture nelle normali attività della vita quotidiana, pericolosissime e causa di frequente invalidità dopo gli “ anta”. Inoltre, l’attività fisica ha effetti positivi sulla salute mentale, ritarda l’insorgenza della demenza e può aiutare a mantenere un peso sano, come è evidente secondo molti studi.Ma ci sono molti motivi che ci spingono adottare comportamenti sedentari e diminuire  l’ attività fisica (che sono due comportamenti distinti anche se spesso si sommano e si potenziano reciprocamente come un serpente che si mangia la coda).Questi motivi dipendono da stili di vita ed abitudini o da problemi di salute che si chiamano “ barriere interne”, intese come legate alla persona. Esistono anche “ barriere esterne “ come difficoltà legate alla distanza dai luoghi per fare esercizio, mancanza di tempo e problemi ambientali.Spesso però i problemi di salute con cui giustifichiamo l’abitudine all’inattività dipendono dai primi, dalla mancanza di movimento.Da uno studio pubblicato su Lancet nell’ Ottobre 2018 “Tendenze mondiali dell’attività fisica insufficiente dal 2001 al 2016: un’analisi aggregata di 358 indagini basate sulla popolazione con 1,9 milioni di partecipanti” [3], che ha analizzato 358 sondaggi in 168 paesi, i dati sono allarmanti . La prevalenza globale standardizzata per età di attività fisica insufficiente era del 27,5%. Secondo quanto comunicato dall’ OMS nel 2016 le persone non sufficientemente attive, hanno un rischio di morte aumentato del 20%-30% rispetto a quelle attive a sufficienza. Inoltre, sempre a livello globale, oltre l’80% degli adolescenti di 11-17 anni non pratica attività fisica in maniera sufficiente
Ma quanto incidono i problemi di Salute come “barriere percepite” all’attività fisica associate al comportamento sedentario?Sembra molto poco, dallo stesso studio il grado in inattività fisica non è correlato con la presenza di una o 2 patologie croniche, in confronto con la popolazione sana dello stesso studio, e quindi è difficile sapere se le persone inattive lo siano perché malate o diventino tali perché poco attive, ma sembra probabile la seconda ipotesi: ci si ammala perché non ci si muove abbastanza (non viceversa).
E ora la bella notizia : iniziare a muoversi è la cura vera  e ci sono molti modi
per iniziare
Per riavvicinarci al movimento per prima cosa dobbiamo rimuovere tra le “barriere interne” quelle legate a patologie croniche , specie dell’apparato muscolo scheletrico, ed è la mia professione da piu’ di trent’anni, con tutti gli approcci di cui sono esperto. Dalla medicina manuale osteopatica, all’agopuntura, ai trattamenti infiltrativi (solo in fase acuta e quando necessario limitatamente a fasi di dolore che non permettono l’approccio manuale). Spesso sono utili anche tecniche  di trattamento fasciale profondo e biofeedback respiratorio per il riequilibrio della situazione neurovegetativa ed emozionale che spesso mantiene la persistenza di un dolore cronico senza un problema ortopedico particolare.  Io non trascuro anche la pianificazione di un piano di nutrizione clinica dopo un esame bioimpedenziometrico e della composizione corporea, quando il problema è il sovrappeso o la magrezza per arrivare all’esercizio terapeutico, con una vera prescrizione.Ma tutto questo ha un preciso obiettivo: passare alla seconda fase del programma di recupero del corretto stile di vita che necessita del movimento. Esso prevede 3 “ingredienti fondamentali” che puntiamo a far diventare 3 abitudini consolidate  : 1) incremento dell’ Attivita’ Motoria Spontanea: tutta l’attività che possiamo svolgere nella vita quotidiana al di fuori dell’esercizio ma durante tutta la giornata. Prima di tutto camminare per spostarsi per andare al lavoro o per qualsiasi commissione, fare le scale per salire ai piani, e stare in piedi durante il giorno 2) abitudine all’ Attività motoria programmata: l’esercizio 3) abbattimento del Comportamento Sedentario: le ore passate seduti e/o sdraiati durante la veglia diurna devono il piu’ possibile limitarsi a quelle dei pasti o al relax serale .Questa è la mia mission professionale, con un percorso articolato e personale per chiunque si rivolga a me, in base all’ascolto e alla valutazione di ogni problema individuale. Pronti a cominciare, per ripartire con tutta l’energia per vivere la felicità che ci meritiamo !

Lei riceve questa newsletter perché si è iscritto alla mailing list del mio sito,   spero che possa esserle gradita e che possa chiarire la mia idea di Medicina, un’idea antica, che risale ad Ippocrate. Inauguro con questa un piano di comunicazione con cui illustrerò’ le evidenze in merito ad ogni singolo punto di questa introduzione alla Medicina degli Stili di Vita, che sono moltissimi, e verosimilmente, forse,  si riconoscerà in qualche problematica affrontata, in questa e nelle prossime newsletter.Mi farà piacere qualsiasi spunto o riflessione che  lei, riterrà di inviarmi in risposta alle mie newsletter, rimanendo chiaro che è sempre garantito l’anonimato.

Un Caro Augurio di  Buona Salute
Dottor Donatini
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Dott. Donatini
MEDICO CHIRURGO FISIATRA OSTEOPATA PERSONAL TRAINER